La Corte di cassazione ha derubricato il reato per i/l quale il veterinario Asl era stato condannato in peculato d’uso. Nel giudizio di merito, i giudici avevano condannato il dipendente pubblico per peculato e truffa ai danni dello Stato perchè utilizzava per argioni personali e fuori dall’orario di lavoro l’autovettura di proprietà dell’Asl, di cui aveva la disponibilità in ragione del suo servizio di veterinario, oltre che per truffa.
La Corte di cassazione conferma la condanna ma la ridimensiona, precisando che non sussiste la truffa e che il peculato è quello c.d. d’uso, fattispecie più tenue.
Avv. Annalisa Gasparre – foro di Pavia – Specialista in Diritto penale
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