Il Tribunale di Pavia ha condannato due conviventi a risarcire a una donna ferita a un braccio oltre 50 mila euro per danni patrimoniali e non patrimoniali.

La donna, insieme al proprio fidanzato, era ospite a cena della famiglia che aveva adottato il cane pitbull. 

Il cane azzannava la donna seduta a tavola e non i presenti non riuscivano nell’immediato a fargli allentare la presa. La donna veniva portata al Pronto Soccorso, riportando una ferita lacero contusa al braccio e stimato danno biologico nel 18-20%.

Il Tribunale civile, accogliendo la richiesta di risarcimento dei danni, precisa che la responsabilità è in solido tra proprietario e custode perchè quello che conta è la “relazione di fatto” tra l’essere umano e l’animale (art. 2052 c.c.) che possono liberarsi da colpa solo provando il c.d. caso fortuito (estraneo alla sua sfera soggettiva) che interrompe il nesso eziologico tra la “relazione” e il danno.

Si precisa che il fatto darebbe luogo anche a una fattispecie penale, per la quale è necessario presentare tempestiva querela.

Avv. Annalisa Gasparre – foro di Pavia – avvocatoannalisagasparre@gmail.com 

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